Fangorosa, il primo e-commerce di superfici italiane in Europa e in Italia, festeggia due anni.
Occorre credere totalmente in un progetto per farlo nascere nel 2020.
E avere coraggio, quello che non è mancato a Gianluca Perrone, che due anni fa, il 30 marzo 2020 ha fondato Fangorosa.
Si tratta di una start up che recupera le tradizioni dell’artigianato italiano, tramandate di famiglia in famiglia e nate in zone dove la cultura del prodotto è molto ampia ma in forma analogica. Fangorosa cerca i migliori artigiani per costruire insieme un percorso, valorizzare i loro prodotti e crearne di nuovi, rispettando la loro cultura con un’estetica moderna. “Solo mescolando il sudore e la fatica delle mani di un artigiano con l’estetica dell’innovazione è potuto nascere Fangorosa” – dice Gianluca – ” il Fango, sporco e primordiale, si fonde con il rosa dando vita ad un concetto di continuità ed evoluzione”.
Come è nata Fangorosa
Gianluca, quando e come è nata l’idea di creare Fangorosa?
L’idea di Fangorosa nasce dal mio quotidiano professionale.
Lavoro da più di 30 anni nel settore delle superfici e dei materiali da rivestimento. Da sempre gli artigiani sono i miei principali partners. Quattro anni fa con la mia azienda – Stepping Stone – abbiamo sentito il desiderio di uscire dagli schemi e per differenziarci dagli altri show rooms abbiamo scelto di approfondire la conoscenza e la collaborazione con coloro che io considero un patrimonio MADE IN ITALY, gli artigiani, appunto. Il valore aggiunto di collaborare con loro, mi permette una sperimentazione continua.
Fangorosa compie il suo primo passo nella primavera del 2020, periodo nel quale la maggior parte delle persone non vedeva l’ora di uscire all’aperto, ma l’ attenzione era focalizzata su come migliorare l’ambiente interno.
Gli artigiani delle superfici
Quanti artigiani partecipano al progetto?
Non c’è un numero esatto, in quanto in questo viaggio non vale la relazione: un materiale = un artigiano. Dietro ogni prodotto ci sono professionalità diverse. All’interno di una classica tavella di cotto, non c’è un’unica competenza di un unico artigiano, ma ci sono molteplici esperienze nel processo di cottura, di stampa e di raffreddamento.
Si parte quindi dai materiali, cotto, marmo, calcestruzzo e il cemento siciliano e li si moltiplica per le professionalità specializzate per ognuno di questi. E ti si apre un mondo di saperi e di mestieri.
La nostra community
Che esigenze ha il cliente che si rivolge a Fangorosa?
La community Fangorosa unisce professionisti, architetti, interior designer e appassionati con un’ampia cultura delle superfici. Per loro Fangorosa vuole essere uno strumento per alimentare nuovi punti di vista sulla tradizione e aiutarli nella realizzazione dei loro progetti. Ci rivolgiamo ad un utente curioso, amante del bello, del valore della tradizione e della storia che un oggetto fa trasparire al di là della connotazione puramente pratico-estetica. Credo nella semplicità che sta all’origine delle cose e dei prodotti. Quella semplicità che non teme il tempo e che nel tramandarsi resta contemporaneo.
Superare i limiti
Quali sono, secondo te, i maggiori ostacoli nel proporre un prodotto artigianale in un periodo nel quale il percepito del “tutto e subito” è un valore aggiunto?
Gli ostacoli più complessi sono le convinzioni delle persone. Quando parliamo di superfici, l’esigenza primaria è la facilità di pulirle e tenerle immutate nel tempo. Credo che il valore di una superfice sia dato certamente dall’adattabilità che richiede l’utente finale ma anche dalle emozioni che la superfice stessa trasmette, e questo avviene attraverso anche una semplice esperienza quotidiana come quella di camminare scalzi in casa. Se scegli Fangorosa sai che durante il tempo di attesa, nel ricevere l’ordine, c’è un artigiano che sta producendo per te. Sai che la superfice scelta sarà unica perché è impossibile replicare esattamente un manufatto artigianale. Sai che la cura del tuo pavimento valorizzerà i segni del tempo.
Progetti futuri per Fangorosa
Qual’è la visione di Fangorosa?
Le contaminazioni aumentano la capacità di vedere ciò che ancora non c’è. La mia visione è un viaggio continuo alla ricerca e alla scoperta di ciò che non conosco ma che mi aiuta ad osservare ciò che ancora non vedo.