marmo italiano

Marmo italiano: tutto ciò che c’è da sapere

Marmo: tutto quello che c'è sapere

Le metro o subway tiles, le piastrelle di ceramica che ricoprono le pareti delle metropolitane di New York, Londra e Parigi si vestono per la prima volta di marmo italiano. Nasce così un diamantato che esalta le proprietà di uno dei materiali più preziosi della storia dell’art e delle superfici.

 

Nascosto nelle viscere delle cave e portato alla luce grazie all’attività dell’uomo che sin dall’età romana si è ingegnato ideando molteplici modalità di estrazione. È il marmo italiano, un materiale naturale ed antico che resiste allo scorrere del tempo ed è considerato fin dall’antichità tra i più apprezzati per la costruzione e l’arredamento di edifici pubblici e privati, luoghi di culto, residenze, ville e giardini.

Il vocabolo marmo deriva dal greco antico mármaron o mármaros, che significa “pietra splendente” e a sua volta deriva dal verbo marmàirō ovvero “splendere, brillare”.

 

Quando si parla di marmo il pensiero volge direttamente al Marmo italiano che vanta una grande storia relativa all’estrazione del materiale insieme al maggior numero di varianti di marmo in assoluto.

In Italia i principali tipi di marmo sono circa trenta e sono sparsi per tutta la penisola.

La tipologia più conosciuta all’estero è sicuramente il Bianco Carrara estratto dalle cave nelle Alpi Apuane, nel Centro Nord Italia. Per varietà e volumi estratti è la zona più importante di tutta la Penisola (da qui arrivano anche il Calacatta e il Bardiglio), ma esistono tanti altri distretti da cui si ricavano molteplici tipologie di marmi:

  • Il Rosso Verona dal Veneto
  • il Botticino dalla Lombardia
  • Il Portoro dalla Liguria
  • La Pietra di Trani dalla Puglia
  • il Marmo di Custonaci dalla Sicilia

L’Italia ha inoltre consacrato e reso celebre questo materiale grazie all’attività di artisti come Michelangelo, Canova, Giuseppe Sanmartino che ne hanno interpretato il colore, la delicatezza e la lucentezza restituendo al mondo capolavori assoluti come La Pietà, Il David, Amore e Psiche ed il Cristo Velato.

Grazie alla possibilità di lavorarlo in modi molto diversi, il Marmo è amato da artisti e architetti ancora oggi il marmo si usa per capitelli, colonne, scale, gradini e pavimenti.

 

 

Ogni marmo scelto da Fangorosa conserva una storia antica, le tracce di una lenta e inesorabile creazione. Da parte della natura ma anche dell’uomo.

La scelta di Fangorosa sulla selezione di marmi italiani è ricaduta su:

  • Marmo Botticino: Con le sue varietà cromatiche il marmo Botticino ci catapulta agli albori del mondo testimoniando l’esistenza di un mare lagunare nell’area che oggi identifichiamo con la provincia di Brescia.
  • Verde Alpi: Con il suo caratteristico colore verde scuro e le venature bianche, invece il Verde Alpi ci racconta la collisione tra la placca tettonica europea e quella africana quando la crosta oceanica è stata proiettata a migliaia di metri di altezza portando con sé le sue suggestioni.
  • Il Bianco Carrara, infine, ci mostra il candore e il bianco abbacinante delle Alpi Apuane dove un Michelangelo infaticabile e meditabondo è in visita alle cave. Osserva e tasta ogni blocco saggiandone la qualità, la purezza, la compattezza  e cercando di intuirne la destinazione. 
tutto quello che devi sapere sul marmo
tutto quello che devi sapere sul marmo

Il marmo italiano è da sempre conosciuto in tutto il mondo per la sua eleganza e candore. All’estero infatti il marmo viene associato a grandi lastre.

La novità infatti sta in questo, scegliere artigiani italiani che utilizzino scarti di lavorazione di grandi lastre per creare piccoli formati, con spessore ridotto al minimo.

Le forme di Marmo che Fangorosa propone sono:

I formati dei Marmi scelti da fangorosa sono abbinabili nei colori e nelle forme, come ad esempio Ottagono e tozzetto, per creare un rivestimento marmoreo inaspettato.

 

La Forma diamantata

Per le collezioni di Botticino e Bianco Carrara è stata scelta una forma che originariamente non esiste nell’universo del marmo, ma proviene direttamente dal mondo delle piastrelle, dalla ceramica in particolare.

È la forma diamantata. Una soluzione economica che nel 1904 è diventata celebre con l’apertura della metropolitana  di New York e che molto presto si è diffusa anche in quelle di Londra e Parigi. Le piastrelle che ricoprivano le pareti divennero iconiche e ancora oggi sono conosciute come le metro o subway tiles.

Si è scelto di ripercorrere l’estetica di un prodotto molto povero attraverso un materiale prezioso come il marmo. È nata così una piastrella diamantata 7*15 che grazie alla sua tridimensionalità esalta le caratteristiche del marmo, una pietra piena che è possibile lavorare e lucidare in tutte le sue forme.

 

Le piastrelle 7*15 di Botticino e Bianco Carrara diventano così una nuova occasione per i progettisti e gli architetti che adesso possono conciliare la tradizionale funzionalità e versatilità delle metro con l’impiego di uno dei materiali più pregiati della storia delle superfici.

 

Il Marmo come tutti i materiali usati come pavimento o rivestimento necessita di una cura per questo Fangorosa ha previsto un trattamento composto da un solo prodotto che lo protegge e lo rende idro – oleo repellente, esaltandone le tonalità naturali. Questo dovrà essere ripetuto una volta all’anno per ridare al marmo la sua luce naturale.


Per saperne di più sui trattamenti sostenibili ideati da Fangorosa leggi anche l’articolo sul trattamento del cotto e del cemento.


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